venerdì 15 dicembre 2017

Le mani della vecchia signora

La stanza è illuminata in parte da una finestrella poco più grande d'una feritoia, e in parte dal riverbero rossastro e intermittente del fuoco, e la vecchia signora si trova nella zona d'ombra, come una massa oscura e indistinta contro la parete affumicata, una massa quasi violetta fra il camino e la parete. La sola cosa viva della sua persona restano le mani ch'ella protende verso il fuoco per rianimarle, mani esili lunghe scarne, avvizzite come vecchi sarmenti agitate da un leggero tremore e, a osservarle meglio, un pò rattrappite; controluce, esse rivelano l'intreccio delle articolazioni leggermente deformate dall'artrite, con i ceppi e le divaricazioni delle vene ingrossate dalla sclerosi.
Tratto dal libro "Il seme sotto la neve, 1942" di Ignazio Silone (1900-1978)

2 commenti:

  1. Bellissimo il tuo racconto, stupenda la vecchina che sbuccia le patate accanto al camino!

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  2. Grazie Luna, mi fa piacere che ti sia piaciuto

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