venerdì 8 dicembre 2017

Allo specchio

Frank Markham Skipworth, The Mirror, 1911
Amare se stessi è una dichiarazione di valore. Io valgo in quanto essere umano. Valgo semplicemente perché esisto. Io mi amo e mi accetto esattamente così come sono. Questa è una consapevolezza che nessuno dall'esterno può offrirci, deve arrivare per forza da noi. Questa è l'autostima.
Scrivendo sull'autostima, mi piace ricordare le donne allo specchio del pittore francese Auguste Toulmouche (1829 - 1890).  Donne dal carattere vivo e spontaneo ritratte in pose ed abiti eleganti. Colte in atteggiamenti romantici, spesso sentimentali ed ingenuamente maliziosi. Eccole:
La toilette, 1890
The admiring glance, 1868
Preparing for the ball, 1889
Reflection of   beauty, 1878


















                                   
Molti artisti hanno ritratto donne allo specchio. Un oggetto che riflette la nostra immagine.
Cercare il nostro valore dagli altri è una trappola che porta a risultati molto insoddisfacenti. Paradossalmente otteniamo più approvazione, o considerazione dagli altri quando ci diamo noi stessi valore. Ognuno di noi ha un valore enorme che non è legato a ciò che facciamo, o ai nostri risultati ma è un valore intrinseco.
Jules Emile Saintin, Reflections, 1875
Non dobbiamo mai dimenticare il nostro valore intrinseco. A volte situazioni come: i nostri errori, le nostre imperfezioni possono abbassare la nostra autostima ma dobbiamo tenere ben in mente che l'autostima non ha nulla a che fare con tutto questo. Quindi occorre una distinzione netta fra persona e comportamento. Noi come persone siamo più dei nostri comportamenti e proprio per questo siamo sempre in grado di modificarli. Noi non siamo definiti dai nostri comportamenti, sennò quest'ultimi diventano una gabbia per noi. Allora occorre separare l'essere dal fare.
Il fare è legato alla nostra efficacia, quando siamo più o meno efficaci a fare qualcosa; l'autostima, invece, è amore per noi stessi ed è legata all'essere.
John William Waterhouse, Mariana in the south, 1897
Possiamo non essere efficaci in qualcosa, eppure continuare comunque ad amarci. Possiamo non essere orgogliosi, o soddisfatti delle nostre azioni, ma continuare comunque ad amarci, stimarci e rispettarci in quanto esseri umani. Avere un comportamento sbagliato, o un risultato sbagliato non significa essere sbagliati. Fare degli sbagli è normale e fa parte dei processi di apprendimento, non possiamo aspettarci di non sbagliare mai. Ed è solo quando ci permettiamo di sbagliare, di provare e di riprovare che possiamo evolvere e migliorare. Ma siamo liberi di farlo, solo quando smettiamo di mettere in dubbio il nostro valore come esseri umani ogni volta che sbagliamo. Ovvero quando la nostra autostima, l'amore e il rispetto per noi stessi, non viene messo in dubbio, allora si che possiamo essere liberi di sperimentare, di provare e sbagliare, cadere e rialzarci.
L'autostima è, quindi, un amore incondizionato per noi stessi, si tratta di celebrare chi siamo in quanto essere umani, indipendentemente dai riscontri di ciò che facciamo: carriera,  età, aspetto fisico, denaro, approvazione altrui. 
Una sana autostima non ci rende perfette ma realiste e ci permette di valorizzare i nostri talenti e le nostre abilità, senza nascondere i nostri limiti.
Limiti che inevitabilmente ognuno ha in dotazione e che sono insiti nella natura umana.
Donna allo specchio di Alfonso Savini 

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