mercoledì 29 novembre 2017

Ogni uomo è stato un bambino di Alfonso Gatto

Ogni uomo è stato un bambino -
- pensate  - un bel bambino. 
Ora ha i baffi, la barba,
il naso rosso, si sgarba
per nulla... Ed era grazioso
ridente arioso
come una nube nel ciel turchino.

Ogni uomo è stato un monello -

pensate - un libero uccello
tra alberi case colori.
Ora è solo un signore
fra tanti signori,
e non vola
e non bigia la scuola.
Sa tutto e si consola
con una vecchia parola
"IO SONO".

Chi è?

Ditelo voi, bambini ignari
che camminate con un sol piede sui binari,
e scrivete "abbasso tutti
gli uomini brutti"
col gesso e col carbone
sul muro del cantone.
Ditelo voi, bambini. EGLI è...

"...un gallo chioccio che fa coccodè!"

Pierre-Auguste Renoir, Near the lake, 1880
Anche gli uomini più superbi, vanitosi, pieni di sè e scontrosi sono stati un tempo bambini. E forse, almeno allora, erano graziosi e sorridenti. 

lunedì 27 novembre 2017

I proverbi

"Tutti i nodi vengono al pettine".
"Le acque chete fan crollare i ponti".
"Tra i litiganti il terzo gode."
Frederick Morgan, The Doll's Tea Party, 1874
Ho imparato tanti proverbi grazie a mia nonna. I proverbi contengono una morale, un insegnamento che ci permette di vivere meglio nella società che ci circonda; inoltre, nei proverbi è contenuto un giudizio su come vanno le cose del mondo.
Ricorderò i proverbi che ho imparato da nonna, accostandoli ai dipinti di un pittore inglese, Frederick Morgan(1856-1927). Autore di ritratti, dipinse molte scene domestiche e di campagna con protagonisti animali, bambini e anziani. Infatti, divenne famoso per le sue idialliche scene d'infanzia insieme ai nonni. I lavori di Morgan sono oggi esposti in molte gallerie d'arte e musei nel mondo, fra cui la Walker Art Gallery di Liverpool e il Russell-Cotes Museum di Bournemouth.
The penitent puppy, 1902
Dice un proverbio dei tempi andati:
"Meglio soli che male accompagnati".
Io ne so uno più bello assai:
"In compagnia lontano vai".

Dice un proverbio, chissà perché:

"Chi fa da sè fa per tre".
Da quest'orecchio io non ci sento:
"Chi ha cento amici fa per cento".

Dice un proverbio con la muffa:

"Chi sta solo non fa baruffa".
Questa, io dico, è una bugia:
"Se siamo in tanti, si fa allegria."
Gianni Rodari
Happy as the Days are long, 1901
Mia nonna pronuncia i proverbi in particolari situazioni per commentare fatti ed episodi della vita o per mettermi in guardia contro i pericoli e le ingiustizie del mondo. La vera saggezza dei proverbi sta nel fatto che ce ne sono per tutti i gusti  e che spesso la morale di un proverbio è l'esatto contrario della morale di un altro.
Grandfather, 1902
"Chi non risica non rosica".
"Chi va piano va sano e va lontano".
"Chi dorme non piglia pesci".
"Chi lascia la strada vecchia per la nuova sa quel che lascia ma non sa quel che trova".
Midday Rest, 1903
"Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zambino".
Si dice quando qualcuno a forza di rubare il lardo, rimane con una zamba imprigionata nella tagliola.
Going to the fair, 1900
Se qualcuno dopo essere stato punito per qualche malefatta continua a comportarsi allo stesso modo, si dice:
"Il lupo perde il pelo ma non il vizio".
Cioè come il lupo che dopo essere stato scacciato a bastonate dai contadini, non perde il vizio di rubare le galline.
Boarding the boat, 19006
"Chi ha tempo non aspetti tempo".
"Chi rompe paga e i cocci sono suoi".
"Chi fa gli affari suoi campa cent'anni".
"Chi si muove becca, chi sta fermo secca".
"Chi troppo vuole nulla stringe".
"Fra cani grossi non si mordono."
"Meglio un uovo oggi che una gallina domani".
"A caval dannato non si guarda in bocca".
Blind man's buff, 1900

venerdì 17 novembre 2017

Gli insegnamenti della nonna

1) Nella vita ci vuole pazienza
2) La vita è fatta anche di dolori
3) La felicità sta anche nelle piccole cose
4) L'amore esiste
5) Finché puoi, fai qualcosa
6) Bisogna essere sempre solidali con gli altri
7) Le preoccupazioni fanno invecchiare prima, quindi, sorridi sempre perchè ad ogni problema c'è una soluzione
8) L'autoironia aiuta molto, quindi ridi dei tuoi difetti e amati come sei
9) Qualsiasi cosa accada, non perdere mai la fede in Dio
10) Quando cadi, rialzati più forte di prima
11) Impara dagli errori, sono un opportunità per te.
Dipinto di Carlton Alfred Smith
Amate le vostre nonne
Ascoltatele
Abbracciatele
Fatevi raccontare la loro vita
Imparate dalle loro esperienze.


Se non le avete più accanto fate tutto questo con le persone anziane perché ogni anziana ha qualcosa di prezioso da insegnare.

sabato 11 novembre 2017

La tessitrice

La tessitura è la professione di chi si dedica ad allestire un tessuto. Questo mestiere risponde ad un esigenza vitale, poiché ogni creatura umana ha il bisogno di coprirsi non solo per proteggersi dai cambiamenti del clima, ma anche per un inalienabile diritto alla privacy, che fa parte della sua dignità. La storia della tessitura, come è intuibile, accompagna fin dagli inizi lo sviluppo dell’umanità ed è ampiamente documentata dagli scavi archeologici e da una moltitudine di altre testimonianze che attestano quanto questo problema abbia da sempre sollecitato l’uomo nella sua intelligenza e nella sua abilità. Per svolgere questo lavoro l’ingegno umano si è servito di strumenti che vanno dai più semplici ai più complessi e sofisticati. Gli strumenti essenziali di una tessitrice sono: un arcolaio, che permette di dipanare le matasse di filo trasformandole in rocchetti o gomitoli, e un telaio dove si predispone l’ordito, cioè l’insieme dei fili che costituiscono la parte longitudinale del tessuto, un filo trascinato da una spoletta che corre trasversalmente all’ordito detto filo di trama, e il subbio, cioè l’insieme del tessuto in formazione con un cilindro dove quest’ultimo si avvolge. Per ottenere l’intreccio che forma la tela, bisogna dividere i fili dell’ordito in pari e dispari; aprendo le due serie alternativamente, si ottiene un varco nel quale si inserisce la spoletta (o navetta), che porta il filo di trama, e così si forma l’intreccio che costituisce il tessuto (la tela). Questo è il meccanismo nelle sue linee essenziali, che può ottenersi in tante varianti, pur partendo dallo stesso principio. Nel corso dei secoli, l’uomo, con la sua creatività, ha sempre cercato di migliorare i manufatti e velocizzare il lavoro costruendo impianti e macchinari che hanno impiegato una larga parte della popolazione nel settore tessile, fino a quando la rivoluzione industriale ha fatto battere in ritirata anche il piccolo telaio domestico.

Fonte: calendario 2017 di Frate indovino (mese di dicembre)



Fotocromia di un anziana donna Irlandese al telaio, 1850-1900

venerdì 10 novembre 2017

La nonna di Bruno Dall'Olio

Andate a trovare la  nonna
a mani vuote
liberi d'accarezzarla.
Portate a lei briciole d'amore
un frutto maturo
raccolto sotto la pianta
e un fazzoletto piccolo
perchè ha il pianto
senza lacrime
appena resta sola.
Fatela sentire importante
per non far si che pensi
d'essere di peso.
Andate a trovare la nonna
restate a parlare con Lei
lasciate che vi racconti
ancora quella fiaba.
Vogliate bene alla nonna
fatela morire d'amore.
George Goodwin Kiburne - Fiori per la nonna