martedì 12 dicembre 2017

Santa Lucia: la luce che rischiara la notte

Siamo in autunno, fra qualche giorno sarà inverno. Le giornate sono fredde ma soprattutto sono buie. Il giorno timido, si ritira presto mentre la notte prepotente pretende per sé tante ore  ed è lunga lunga.
Camille Pissarro, Cataigniers a Louveciennes, 1879
Musee d' Orsay, Parigi
Ecco, allora che arriva Santa Lucia e rinnova la speranza di quella luce che porta già nel nome: Lucia infatti significa "luminosa". E' il 13 dicembre.
Molti artisti l'hanno rappresentata sulle loro tele con un ramo di palma in una mano e un piccolo vassoio con due occhi nell'altra. 
Benvenuto Tisi detto il Garofolo, Santa Lucia, 1535
Roma, Pinacoteca Capitolina

La storia narra che a Siracusa, in Sicilia, intorno all'anno 280 nasce Lucia. Erano tempi duri per i cristiani, che venivano perseguitati per la loro fede da Diocleziano e dovevano pregare di nascosto. A Siracusa Pascasio che comandava la città, applicava con ferocia le leggi dell'imperatore. Lucia era una giovane di straordinaria bellezza, di nobile e ricca famiglia. Pare che Lucia, per muoversi sicura nelle stanze sotterranee dove si riunivano i cristiani, le catacombe, portasse una candela sulla testa. La madre, rimasta vedova, aveva scelto per lei un fidanzato ricco, per garantirle una vita agiata, ma Lucia non pensava al matrimonio.  Si dedicava invece ai poveri, ai malati ed a un certo punto disse al fidanzato che non l'avrebbe sposato. Quello, sconvolto e offeso, la denunciò come cristiana al governatore di Siracusa.  Lucia venne arrestata e subì un lungo processo. Fu minacciata e torturata dal governatore ma non cedette, rispondendo "che l'animo suo mai avrebbe ceduto al peccato". Diede anche una risposta che è rimasta famosa: "non c'è peccato, se non c'è la volontà di peccare".

Dettaglio della pala di Santa Lucia: "Santa Lucia davanti al giudice" di Lorenzo Lotto (1532)
Pinacoteca civica e galleria di arte contemporanea a Jesi nelle Marche
Pala di Santa Lucia di Lorenzo Lotto: dipinto su tavola
Lucia non cedette nemmeno quando l'accecarono. Le strapparono la luce della vista ma non quella della fede. Alla fine venne uccisa con la spada. Era il 13 dicembre del 304. Da allora i cristiani la venerano e la considerano protettrice degli occhi e degli oculisti.
Il martirio di Santa Lucia rappresentato su questa tela dal pittore siciliano Mario Minniti
Palazzo Bellomo, Siracusa
La storia di Lucia ha colpito anche il nostro famoso Caravaggio che nel 1608 dipinse "il seppellimento di Santa Lucia". Il dipinto attualmente si trova presso la chiesa di Santa Lucia alla badia in Piazza Duomo a Siracusa:
Lucia ha preferito morire piuttosto che negare la sua fede. Ci vuole tanto coraggio! Lucia l'ha avuto, anche se era una ragazza molto giovane. 
Ogni anno, a Siracusa in Sicilia, dove la vergine e martire Santa Lucia ebbe i natali, si svolge una grande festa che va dal 13 al 20 dicembre. 
La statua di Santa Lucia durante la festa religiosa a Siracusa
Il culto di Lucia si diffuse presto non solo in Sicilia, ma anche a Venezia, dove si conservano i suoi resti,
Reliquie di Santa Lucia nella chiesa di San Geremia a Venezia
e nell'Europa del Nord.
Il 13 dicembre in Svezia, Norvegia e Danimarca le bambine, vestite di bianco e con una corona di candele sulla testa, vanno di casa in casa cantando dolci canzoni.
Illustrazione di Adele Soderberg del 1910 circa
In molte località italiane si affida a Santa Lucia il compito di distribuire i doni. La santa si fa aiutare da un asinello perciò è diffusa l'abitudine di lasciare ben in vista una manciata di fieno o un ciuffo di carote. 
Illustrazione di Giovanni Manna

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